Il Paziente di Oggi, il Paziente di Ieri





“Salve dottoressa, dunque secondo i criteri del DSM IV io rientro nell’asse I ed esattamente con una sintomatologia….e 
una leggera deflessione del tono….”.

Questo è un esempio del paziente che arriva oggi in terapia, sicuramente meno ingenuo del paziente di un tempo al quale mancava tutta una serie di informazioni riguardo la propria sintomatologia. Oggi i nostri pazienti giungono da noi con una diagnosi fatta per mano propria, ma soprattutto più “alfabetizzati” rispetto alla nostra professione e capaci in qualche modo di parlare “psicologese”. Questo è senza dubbio attribuibile a molti fattori, primo tra i quali la vertiginosa massa di informazioni reperibile da internet. Un altro è la presenza in molte trasmissioni televisive, ormai diventata moda, di psicologi, terapeuti e psichiatri, che fa sì che l’interpretazione sia sempre a portata di mano. Tutto ciò purtroppo genera degli spiacevoli effetti collaterali: l’idea che il terapeuta abbia nella tasca oltre le chiavi dell’auto anche la verità nascosta e che quindi sia in grado di svelare l’arcano;L’idea sbagliata che la persona coincida solo con una etichetta diagnostica(mi chiamo attacchi di panico, io sono depressione).
Oggi il terapeuta deve spiegare che quello che ha condotto da lui il paziente non è la giusta diagnosi, oppure lo è ma da sola non giustifica quella situazione.
Il paziente di oggi è indubbiamente diverso da quello di ieri che non necessariamente iniziava un percorso perché “produttore di sintomi”: la richiesta poteva semplicemente essere quella di iniziare un percorso più o meno lineare di conoscenza 
del proprio funzionamento interiore.
Oggi il paziente decide di affrontare una terapia solo se spinto da una sintomatologia importante che lo invalida, o se ha una situazione che non riesce più a gestire da solo o con l’aiuto dei propri cari e amici. Inoltre diventa di necessaria importanza sapere quanto tempo durerà e quanto costa una psicoterapia per via dei tempi accelerati e delle condizioni economiche diventate protagoniste indiscusse di varie rinunce in questo momento storico.